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Il nome “El Molin” nel dialetto locale significa “il mulino”. Infatti il fabbricato era un antico mulino posto sulla riva del Rio Gambis, affluente del torrente Avisio che, in un passato anche recente, veniva sfruttato da un fiorente artigianato. Le sue acque incanalate in strutture generalmente lignee, site parallelamente al rivo e provviste di strozzature variabili che permettevano di dosare la forza idrica, venivano convogliate verso ruote di tipo diverso,  generalmente di legno e di vario diametro. Il movimento di queste ruote era la forza motrice di tintorie, concerie, segherie, officine meccaniche e mulini di vario tipo. Il lavoro artigianale sulle rive del Gamibis continuò, con alterna fortuna, fino alla II^ Guerra Mondiale, dopodiché, con l’avvento dell’elettrificazione, andò via via diminuendo fino a completa sparizione.

Anche questo macinatoio, tramandato di generazione in generazione, venne dismesso e convertito in abitazione dagli attuali proprietari che nel 2010 hanno deciso di sviluppare anche il piano terra, motore dell’antica attività, dando l’opportunità ad altri di godere della tranquillità e semplicità di questo luogo appartato e nello stesso tempo prossimo a tutti i servizi e comodità. 

Ieri...

Scorcio della Via dei Molini del fine ‘800 

... e oggi...

Scorcio della Via dei Molini oggi

Finestra fiorita con sbarre originali del vecchio mulino